Descrizione
Come deve essere il business
plan?
Questo è il dubbio che attanaglia molti aspiranti
imprenditori nel momento in cui si approcciano alla redazione di questo
complesso documento. Un dubbio alimentato da tante “sirene” che spesso
suggeriscono scorciatoie del tipo: “non serve un business plan analitico”;
“basta un foglio Excel con i financials”; “basta un business model”.
Giusto per citarne alcune. Ecco, tutto questo non è un business plan e, a
maggior ragione, non lo è il tanto gettonato (e consigliato) “fogliettone Excel”
con tanti bei numeri, sviluppato (inutilmente) con previsioni a 5 anni e senza
assunzioni minime.
Per noi di CreazioneImpresa esiste un solo business
plan ed un solo modo valido di elaborarlo.
Il business plan è la logica combinazione di assunzioni e,
quindi, di previsioni basate su esse.
Le assunzioni si sviluppano nella parte qualitativa per poi trovare la
loro logica espressione in previsioni numeriche.
Lo sviluppo delle previsioni (business plan numerico o
PEF) deve seguire una logica condizionale e circolare considerando (e
integrando) il modello di business e quindi inizialmente: la UVP (espressa
dall’offerta di prodotti e servizi); i segmenti obiettivo; il mercato.
Il tutto per “mettere a terra” un Revenue Model che, basato su assunzioni argomentate, coerenti tra di loro ed il più possibile scientifiche, permetta di giungere alla pietra miliare alla quale agganciare, in maniera funzionale, congrua e pertinente, lo sviluppo di tutti gli altri cluster previsionali (quelli dei costi e degli investimenti) e giungere infine alla elaborazione del output che permettono di prendere decisioni ed elaborare corrette strategie.
Programma
PARTE PRIMA. TECNICHE DI MODELING E POSITIONG
PARTE SECONDA. COME SVILUPPARE CORRETTAMENTE IL "BUSINESS PLAN NARRATIVO2
PARTE TERZA. LA DEFINIZIONE DELLE PEVIVISIONI DEI RICAVI SCOMPONENDO LA VARIABILE "Q". IL METODO BUSINESS MODEL PLAN®
PARTE QUARTA. UTILIZZO DELLA TECNICA DEL BLUE PRINT E DEL PRINCIPIO DI PERTINEZA PER DEFINIRE RISORSE E COSTI
PARTE QUINTA. CORRETTA DEFINIZIONE DEL PIANO DEGLI INVESITMENTI. CONTO ECONOMICO. AGGGREGATI PARIMONIALI. INDICI DI CONTROLLO
Lista video
Titolo | Durata |
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Business Model Plan - PARTE III | 1:14:52 |
Corso
Docenti CV
Founder e CEO CREAZIONEIMPRESA SRL – SB. Certified Startup advisor & specialist, certified innovation manager per l’innovazione gestionale e organizzativa delle PMI. Dottore commercialista, consulente per l’innovazione del business, con circa 30 anni di esperienza. Laureato in Economia, si è poi specializzato in Business Planning. E’ stato ricercatore e Docente in marketing strategico e marketing dei servizi presso la Facoltà di Economia di Bari. Ha svolto e svolge attività di assistenza per numerose Amministrazioni Pubbliche sia come valutatore di bandi progetti sia come mentor di progetti avviati e agevolati. E’ componente stabile di alcuni nuclei di valutazione di call for ideas, competition e premi nazionali dedicati alle startup. E’ componente della commissione startup e PMI dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Milano nell’ambito della quale ha progettato e coordinato il primo master nazionale in “certified startup advisor & spcialist. E’ coprogettista e docente al Master IPSOA - WKI "Starup Specialist. Coautore degli ebook “Work For Equity” e “guida alle detrazioni per investitori in startup” e di numerosi articoli tematici su startup e PMI innovative. Ha supportato alla nascita e sviluppo oltre 500 imprese (tra microimprese, startup innovative, PMI)